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Italiano: Maschera Gelede - La testa è disposta lungo un asse obliquo che la proietta all'indietro come sottolineato dall'acconciatura a cresta e dalle orecchie. Il volto è moderatamente realistico con occhi socchiusi di forma ellissoidale, naso largo, appiattito e con narici forate (fori non passanti) che sfuma sul viso, piccola bocca carnosa tinta in rosso, scarificazioni sulle guance. Alla base della maschera fori che consentono l'attaccatura al costume.

Si tratta di una generica rappresentazione umana che fa uso di forme stereotipate; a precisarne l'identità non è una fisionomia individualizzata, ma i segni della sua inserzione sociale: in questo caso le tre linee sovrapposte e in rilievo sulle guance che riproducono le scarificazioni in uso nel regno yoruba di Oyo. La relativa rigidità dei tratti corrisponde all'ideale dell'equilibrio che anima la buona "testa interna" (ori inu) così che la forma estetica diviene il correlato sensibile di una dimensione etica, quella costituita dal "buon carattere" (iwa rere). È il luogo in cui si dà anche espressione alla differenza di genere: la padronanza di sé, pazienza e perseveranza delle donne, di contro al temperamento caldo e irascibile degli uomini.

Le maschere gelede si esibiscono nel corso dei festival in cui l'associazione di culto omonima onora le "Madri" in quanto "padrone del mondo" affinché esercitino i loro poteri in modo fecondo e non distruttivo. Il rispetto che si deve loro si unisce al timore per l'uso antisociale che possono fare dei loro poteri nella stregoneria.