File:Raccolte Extraeuropee - AFR 00070 Bassani - Ascia Luba - Rep.Dem.Congo.jpg

Italiano: ASCIA CERIMONIALE dell'Atelier di Kalundwe. L'ascia è di tipo antropomorfo: mentre la testa è finemente scolpita, il corpo è solo suggerito dalla forma cilindrica dell'impugnatura. La lama fuoriesce dalla bocca come fosse una lingua, conferendo alla figura una forte assertività. La testa è quella di una donna.

Ezio Bassani, riferendosi alle tipologie analizzate da François Neyt, attribuisce questa ascia a un artista dell'atelier di Kalundwe, località dell'alto fiume Lomani.

In Congo le asce e in genere le armi, la cui lama o impugnatura è oggetto di una particolare cura estetica, non sono normalemnte usate in guerra o nella caccia, ma fungono da emblemi e strumenti cerimoniali. Presso i Luba, in particolare, le asce svolgono un ruolo chiave nei rituali d'intronizzazione cui presiede la società Mbudye: l'ascia è infatti lo strumento che, attraverso il disboscamento, ha aperto la via alla cultura. Le incisioni che talvolta compaiono sulle lame alludono proprio ai sentieri dall'eroe fondatore. L'ascia unisce quindi alle potenzialità distruttive quelle costruttive, riaffermate anche dall'analogia tra il processo di fusione e forgiatura dei metalli, quello della procreazione umana e quello dell'insediamento del re, il cui corpo da mortale è transumato in sacro. Questi manufatti sono gli strumenti di una costruzione politica della memoria centrata intorno alle origini e alla storia della monarchia regnante, m sono usati anche dagli indovini e da capi minori che li portano sulla spalla come segno visibile del loro rango.

la figura femminile è il soggetto più frequente sulle immagini reali luba, potrebbe forse rappresentare proprio le figlie e le sorelle del re date in sposa ai capi minori allo scopo di stringere alleanze politiche.