File:Calcolatrice meccanica - Museo scienza tecnologia Milano 08804.jpg

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calcolatrice meccanica - Monroe K-120.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Monroe (costruttore), Baldwin Frank Stephen (inventore)
Title
calcolatrice meccanica - Monroe K-120.
Description
Italiano: Calcolatrice meccanica a tastiera estesa, costituita da un corpo in ghisa verniciato di nero lucido, su cui è montato un carello mobile; la tastiera è situata su un piano metallico verniciato di verde. La macchina poggia su quattro piedini di gomma. La tastiera è formata da 54 tasti in gomma dura, numerati da 1 a 9 e disposti in sei colonne; alla base di ogni colonna, inoltre, è posto un tasto rosso per l'azzeramento. Le colonne di tasti sono separate tra loro da indicatori visivi per l'impostazione delle cifre decimali. Alla destra della tastiera si trovano tre tasti di colore rosso che costituiscono i comandi delle operazioni: un tasto per l'azzeramento della tastiera, un tasto per addizioni e sottrazioni e un tasto per moltiplicazioni e divisioni. Nella parte posteriore della calcolatrice è posto il carrello mobile sul quale sono posti il totalizzatore a dodici finestrelle e il numeratore a sei finestrelle, per la visualizzazione del moltiplicatore della moltiplicazione e il quoziente della divisione. Sul lato anteriore della calcolatrice è posizionata l'impugnatura della leva che comanda gli spostamenti del carrello; sul fianco sinistro della macchina è situata la manovella per l'esecuzione delle operazioni. Sul lato destro del carrello inoltre si trova un'altra manovella, più piccola, per l'azzeramento dei visualizzatori.
Funzione

Macchina per l'esecuzione automatica di calcoli aritmetici

Modalità d'uso

Attraverso la tastiera si selezionano le cifre. Per effettuare le addizioni e le sottrazioni si preme il tasto "non repeat"; per effettuare moltiplicazioni e divisioni si preme il tasto "repeat". Ruotando la manovella principale in senso orario si compiono addizioni e moltiplicazioni, mentre ruotando la manovella in senso antiorario si ottengono le sottrazioni e le divisioni. Il risultato delle addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni viene visualizzato sull'indicatore inferiore, mentre il quoziente delle divisioni viene visualizzato sull'indicatore superiore, con il resto sull'indicatore inferiore.

Notizie storico-critiche
Nell'evoluzione del calcolo automatizzato, il passaggio dalle addizionatrici alle calcolatrici è caratterizzato dall'introduzione di un organo meccanico, detto traspositore, che consente l'automazione della moltiplicazione; per mezzo della registrazione del moltiplicatore su un un numeratore, il traspositore permette di eseguire la moltiplicazione con la ripetizione automatica dell'addizione, senza la necessità della continua reimpostazione dei numeri. La prima macchina di questo tipo fu realizzata tra il 1671 e il 1694 dal filosofo e matematico tedesco Gottfried Leibniz, che sviluppò la macchina aritmetica di Pascal del 1642. Il traspositore di Leibniz consisteva in un pignone con denti di diversa lunghezza. Una soluzione alternativa venne intrapresa dal fisico e matematico veneziano Giovanni Poleni che, nella costruzione della propria macchina da calcolo, utilizzò un traspositore costituito da una ruota con un numero variabile di denti Il progetto di Frank Stephen Baldwin, coniugando soluzioni meccaniche derivate da entrambe le concezioni del traspositore, permise alla Monroe di essere tra le prime aziende ad introdurre sul mercato delle calcolatrici dotate di tastiera al posto di sistemi di leve, garantendo un notevole miglioramento delle prestazioni. La prima calcolatrice Monroe venne realizzata nel 1912, ma le vendite incominciarono massicciamente solo dal 1914 in poi Il modello K vide la luce nel 1921 e fu il primo a presentare una tastiera con file di tasti approsimativamente della stessa lunghezza.
Date between 1921 and 1921
date QS:P571,+1921-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1921-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1921-00-00T00:00:00Z/9
Medium vetro
Dimensions height: 195 cm (76.7 in); width: 37 cm (14.5 in)
dimensions QS:P2048,195U174728
dimensions QS:P2049,37U174728
Weight: 15 kg (33.31 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
8804
Object history Galeazzi, Lina
References
  • Soresini F. (1977) Storia del calcolo automatico, Rome
  • Dal Quipu (1988) Dal Quipu al Chip : mostra storica del calcolo, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current07:04, 21 May 2016Thumbnail for version as of 07:04, 21 May 20161,280 × 999 (370 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | NSC = Nell'evoluzione del calcolo automatizzato, il passaggio dalle addizionatrici alle calcolatrici è caratterizzato dall'introduzione...

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