File:Maddona del Melograno (Collegiata di Santa Maria della Scala - Chieri).jpg

Italiano: Questa scultura rappresenta un esempio preminente dell'arte gotica in Piemonte, caratterizzata da un elevato valore estetico. La figura della Madonna, rappresentata in dimensioni quasi naturali e avvolta in un mantello dalle pieghe fluide, interagisce affettuosamente con il Bambino, che riposa sul suo braccio sinistro. Il Bambino, dalle guance rotonde e capelli ricci, indossando una semplice camicia, rivolge uno sguardo sorridente verso sua madre, afferrando con la sua mano sinistra l'indice di lei, mentre con la destra si estende verso un frutto.

L'abilità dell'artista anonimo nel catturare un'intima conversazione d'amore attraverso la pietra è notevole. L'opera, che rispecchia influenze trans-franco-fiamminghe, si colloca all'interno del contesto culturale di scultori del XV secolo quali Claus de Werve e Jean de Prindall, figure di spicco nell'ambito della corte borgognona. La provenienza della scultura è oggetto di speculazione: alcuni la ritengono un dono di Amedeo VIII di Savoia, altri ipotizzano sia stata commissionata da un mercante abbiente o da un casaniere chierese, forse il nobile Lorenzo Tabussi, dato il fitto reticolo di relazioni commerciali tra la regione e le aree franco-fiamminghe (Borgogna, Belgio, Fiandre). Tuttavia, la mancanza di documentazione archivistica rende tali affermazioni puramente congetture.

L'opera, insieme al suo basamento, ha subito un intervento di restauro a Roma nel biennio 1981-1982, che ha permesso di recuperare parte dell'originaria policromia e di evidenziare la minuziosa esecuzione dei dettagli. Successivamente, per motivi conservativi, è stata trasferita nel Battistero.